Table of Contents
- SORRIDERE È UNA PRATICA?
- EFFETTI DEL SORRISO SUGLI ALTRI
- IL SORRISO SUL POSTO DEL LAVORO
- PROVA PRATICA: “IL SORRISO FORZATO”
SORRIDERE È UNA PRATICA?
Vediamo insieme una pratica tanto semplice quanto efficace sia sul lavoro che nella nostra vita:
SORRIDERE.
Questa pratica è una tra quelle suggerite da Dale Carnegie nel suo Bestseller “How to Win Friends and Influence People” (tradotto in italiano con un titolo un po’ fuorivante “Come trattare gli altri e farseli amici”) che ha venduto più di 15 milioni di copie nel mondo.
Questa pratica ci aiuta nelle relazioni interpersonali, uno degli ambiti che è fondamentale “presidiare” sul lavoro🤝.
La pratica di oggi mi piace particolarmente e, in altri termini, l’avevamo già trovata in quelle suggerite dal maestro di Mindfulness di Thich Nhat Hanh.
La pratica è: “SORRIDETE”.
Il sorriso dice: “Mi piaci, sono contento di vederti!”.
A noi tutti piace essere accolti con amore: pensiamo a quanto vogliamo bene ad esempio agli animali domestici. Io, ad esempio, ho un gatto che si comporta come un cane, quando arrivo a casa viene sempre a salutarmi e a prendersi le coccole. I cani quando vedono il loro padrone sembra che impazziscano dalla gioia: è anche per questo piacciono tanto… e non si può fare a meno di volergli bene!
Anche il sorriso di un bambino ha lo stesso effetto.
EFFETTI DEL SORRISO SUGLI ALTRI
Il professor J.V. McConnell psicologo della University of Michigan disse del sorriso:
“La gente che sorride tende a cavarsela meglio, a insegnare meglio, a vendere meglio e a crescere figli più felici. C’è più comunicatività in un sorriso che in una minaccia. Perché l’incoraggiamento è un sistema educativo più efficace della repressione”.
Per comprendere l’importanza di un sorriso basta pensare all’effetto che una persona che ci sorride ha su di noi:
- ci rende di BUONUMORE
- ci rende BENDISPOSTI nei suoi confronti
Il sorriso non deve essere falso, stereotipato: quello è un sorriso che non inganna nessuno e non ci aiuta a stare meglio.
Il sorriso VERO è semplice, genuino, spontaneo, cordiale, e conquista i cuori!
IL SORRISO SUL POSTO DEL LAVORO
Quando sul lavoro incontriamo una persona sorridente siamo più inclini ad aiutarla (se possiamo) o comunque tendiamo ad essere più accondiscendenti con lei.
I team che funzionano meglio sono quelli dove, oltre alle capacità lavorative, c’è affiatamento e capacità di divertirsi insieme, trovando anche il tempo di scambiare delle battute.
Quando noi sorridiamo, le altre persone sono indotte naturalmente a rispondere al nostro sorriso, così, con un piccolo gesto, si può cambiare velocemente il clima di un ambiente.
Naturalmente la prima persona a cui fa bene il sorriso è il suo portatore… ma se NON abbiamo voglia di sorridere, cosa dobbiamo fare?
Certo, non possiamo (né dobbiamo) sorridere sempre. E’ importante accogliere TUTTI i nostri stati d’animo, anche quelli tristi e cupi che ogni tanto attraversiamo.
Però se mediamente tendiamo a sorridere poco (o quasi mai) sul lavoro una buona pratica è quella di provare a sforzarci un pochettino a sorridere di più.
Mente e corpo sono collegati: il famoso psicologo e filosofo americano William James diceva:
“L’azione sembra seguire lo stato d’animo, ma in realtà azione e stato d’animo sono contemporanei: controllando l’azione, che dipende direttamente dalla VOLONTA’, si può influenzare indirettamente anche lo stato d’animo. Così il sentiero della volontà che conduce al buon umore, se questo fosse stato smarrito, è quello di mettersi di buon umore e comportarsi e parlare come se il buon umore fosse già stato raggiunto”.
PROVA PRATICA: “IL SORRISO FORZATO”
Possiamo fare una piccola prova pratica: proviamo in questo momento a mantenere un sorriso FORZATO per un minuto. Forse ci verrà da sbadigliare, forse ci faranno un po’ male le guance perché abbiamo teso i muscoli, ma probabilmente ci sentiremo un po’ meglio. Per questo esiste anche “lo Yoga della risata”: ci si sforza di ridere forte, a voce alta, e dopo un po’ ci verrà da ridere in modo naturale!
La felicità non dipende dalle cose esterne, ma dal nostro stato interiore.
Non è quello che possediamo, che siamo, dove viviamo o quello che stiamo facendo che ci può rendere felici o infelici. E’ quello che pensiamo.
“Il sorriso è come un raggio di sole tra le nuvole”
…e quel raggio di sole per gli altri possiamo essere noi!
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buona evoluzione!
Al
Dott. Alberto Ruffinengo Counsellor Professionista Psicosintetico a indirizzo Aziendale
[…] Come esercizio pratico proviamo a mantenere un leggero sorriso sul volto quando lavoriamo e a trattare con gentilezza i nostri colleghi al lavoro. Per approfondire i benefici del sorriso leggi l’articolo “Sorridete!”. […]