Table of Contents
- L’AUTODISCIPLINA: IL SUPERPOTERE PER LA NOSTRA REALIZZAZIONE
- DEFINIZIONE: COS’È L’AUTODISCIPLINA?
- 1° MESSAGGIO: L’AUTODISCIPLINA E IL CERVELLO
- TRUCCO SEGRETO: DISCIPLINA E RICOMPENSE!
- 2° MESSAGGIO: L’AUTODISCIPLINA E LO SCOPO
- 3° MESSAGGIO: ALLENARE LA DISCIPLINA – ESERCIZI PRATICI
- CONCLUSIONE
L’AUTODISCIPLINA: IL SUPERPOTERE PER LA NOSTRA REALIZZAZIONE
Quante volte abbiamo pensato di migliorare la nostra forma fisica mangiando sano e facendo allenamenti fisici e poi abbiamo desistito?
O ci siamo detti che era il momento di impegnarci di più sul lavoro per raggiungere obiettivi sfidanti e dopo poche settimane (o qualche giorno) abbiamo mollato?
Avevamo sbagliato obiettivi o abbiamo sbagliato a non perseverare?
Il libro “L’Autodisciplina” di Christian Rovelli che ho appena ascoltato su Audible contiene tante risposte, teorie e tecniche pratiche che ci possono aiutare a raggiungere i nostri obiettivi. Ci aiuta anche a capire quali sono i nostri VERI OBIETTIVI (usando il potentissimo strumento dell’IKIGAI) per arrivare alla nostra “autorealizzazione”.
In questo articolo vediamo 3 messaggi chiave + un trucco segreto per allenare l’autodisciplina e diventare bravi nel raggiungimento dei nostri desideri.
Se vuoi andare verso i tuoi veri obiettivi e la tua realizzazione e abbandonare una vita stressante in cui ti senti stanco e demotivato leggi questo articolo! (Non dico breve perchè non è vero… e non sempre le cose brevi sono le migliori!).
DEFINIZIONE: COS’È L’AUTODISCIPLINA?
L’autodisciplina è il controllo di sé e dei propri impulsi.
L’autodisciplina è quel “super-potere” che ci permette di seguire un regime alimentare sano (qualsiasi esso sia: bilanciato, vegetariano, senza glutine, pescetariano 😊, …) rinunciando ai cibi proibiti dalla nostra dieta che ci stanno tentando!
O quella forza che ci permette di seguire un piano di allenamento quotidiano: io qualche anno fa mi allenavo una volta a settimana quando andavo in piscina, ora grazie a quello che leggerai più avanti riesco a fare un po’ di moto tutti i giorni più i due allenamenti settimanali della piscina!
L’auto disciplina è quella che ti permette di rinunciare a un piacere nell’immediato per raggiungere degli obiettivi nel futuro
Un aspetto che mi preme sottolineare fin da subito è che l’autodisciplina è un muscolo (come la volontà, la gentilezza, …): più ti alleni più diventa forte.
E’ il super potere dei super poteri: infratti grazie all’autodisciplina puoi sviluppare tutti gli altri aspetti della tua vita.
Vediamo ora perché siamo “indisciplinati” e come possiamo EVOLVERCI e migliorare noi stessi.
1° MESSAGGIO: L’AUTODISCIPLINA E IL CERVELLO
Perché siamo “indisciplinati”?
Siamo stati educati male?
No, il segreto è che è ‘colpa’ del nostro cervello!
Lo spiega molto bene la neuroscienziata Lisa Feldman Barrett nel libro “7 lezioni e mezzo sul cervello”.
Il compito principale del nostro cervello non è pensare, ma gestire il bilancio corporeo. In pratica il nostro cervello sa che la mattina abbiamo una certa riserva di energia che consumeremo durante il giorno. Se vogliamo arrivare a sera interi dobbiamo evitare gli sprechi di energia e dirigere le nostre azioni in modo da avere un bilancio positivo: ogni azione deve portare o nutrimento o soddisfazione di un bisogno.
Il nostro cervello influenza il nostro comportamento facendoci seguire degli stimoli piacevoli anche se passeggeri utilizzando l’ormone della dopamina.
Tipicamente oggigiorno inseguiamo scariche di dopamina che ‘ingannano’ il nostro cervello: invece di condurci alla soddisfazione di veri bisogni ci portano a continue distrazioni.
Quali sono queste distrazioni?
- Social network;
- Applicazioni di messaggistica;
- Notizie, video e contenuti immediati che calamitano la nostra attenzione e ci lasciano uguali a prima.
Tutte queste distrazioni in cambio di piccole scosse di dopamina succhiano la nostra energia e si mangiano il nostro tempo.
Queste distrazioni minano l’autodisciplina alle fondamenta.
Ma c’è un problema:
Continuare a dire di no alle tentazioni consuma l’energia del nostro cervello.
Allora come gestire le distrazioni e l’autodisciplina?
- Controllare le distrazioni. La prima cosa da fare è tenere le distrazioni lontane da noi. Dobbiamo letteralmente allontanare le distrazioni dalla nostra portata, dai nostri occhi. Se la tentazione è sotto i nostri occhi ci vuole TROPPA ENERGIA per il nostro cervello per resistere, e prima o poi la tentazione vincerà.
Come fare?
Ad esempio, se vogliamo seguire una dieta sana senza bibite gasate e senza alcool, dobbiamo evitare di tenere in frigo bibite gasate, birre, dolci, etc.
Scendere per comprarle costerà più energia al nostro cervello che rinunciare quando ci viene il desiderio di consumare questi cibi. Mentre se sono nel frigo, il nostro cervello investirà l’energia necessaria per andare al frigo ed aprirlo in modo da soddisfare il suo bisogno istantaneo. Puoi applicare questo principio a qualsiasi distrazione.
- Dirigere le azioni verso i nostri veri obiettivi. Per orientare il cervello verso i nostri obiettivi più nobili possiamo usare le abitudini.
Le abitudini sono svolte in modo automatico dal nostro cervello e per questo richiedono poca energia.
Le facciamo in modo automatico e ci permettono di superare quella barriera iniziale che il cervello frappone fra rimanere in uno stato di inerzia e fare qualcosa. L’inerzia, infatti, è preferita tendenzialmente dal nostro cervello perché preserva la nostra energia. Ma se ripetiamo ogni giorno degli atti che vanno verso i nostri obiettivi allora il nostro cervello lo farà senza sforzo. Ad esempio, io riempio tutti i giorni una borraccia da un litro di acqua che bevo durante il giorno, faccio esercizi la mattina, faccio la doccia fredda, … Queste sono abitudini che ho implementato nel tempo e che ora faccio senza troppo sforzo in modo automatico. All’inizio è dura, ma ripetendo questi gesti tutti i giorni si riesce senza sforzo.
TRUCCO SEGRETO: DISCIPLINA E RICOMPENSE!
Quando vuoi implementare una nuova abitudine puoi usare un trucco: premiati con una ricompensa ogni volta che compi l’azione desiderata! E’ un trucco che si usa con gli animali, e siccome facciamo parte anche noi della “specie animale” funziona pure per noi!
Facciamo un esempio.
Fisso l’obiettivo di rimettermi in forma andando a correre due volte a settimana per tre mesi.
Ogni volta che rientro dalla corsa, sudato, dopo la doccia mi mangio una cosa che mi piace: un cioccolatino, un Grisbì, una fetta di pane e nutella, vedi tu come ricompensarti!
Fisso l’obiettivo di lavorare concentrato per 25 minuti al giorno per un mese.
Fisso la sveglia di 25 minuti e mi metto al lavoro. Quando suona la sveglia mi premio guardando un video su internet dei miei comici preferiti.
Grazie alle ricompense mi abituo a fare le cose che generalmente non faccio per tanti giorni finché non diventa un’abitudine. Si stima che un’abitudine si costruisca in un lasso temporale che va dai 21 giorni ai 90 giorni. Persisti per costruire un’abitudine!
2° MESSAGGIO: L’AUTODISCIPLINA E LO SCOPO
Dobbiamo fare cose che ci diano soddisfazione e che portino utilità alle altre persone.
Dobbiamo seguire i nostri veri obiettivi, quelli del nostro Sé o del nostro Daimon riprendendo il libro “Il codice dell’anima” (clicca qui se vuoi approfondire con una sintesi del libro in tre messaggi).
Se seguiamo i nostri veri obiettivi avremo accesso a una fonte di energia e focalizzazione che non abbiamo mai conosciuto.
Alcuni di noi lo fanno naturalmente, lo fanno da sempre, ma sono veramente in pochi e non stanno leggendo questo articolo.
Per tutti gli altri, me compreso, è necessario fare un po’ di ricerca, un po’ di ascolto di noi stessi. Dentro abbiamo la risposta (e non è come diceva Guzzanti e il suo personaggio Quelo: “La risposta ce l’hai dentro, epperò è sbagliata…” 😊).
La nostra missione è sepolta dentro di noi, sotto macerie di “devi fare questo” perché lo dice la società, o “devi fare quest’altro” perché lo dice la nostra famiglia, o “devi fare questo” perché lo dice un nostro falso sé.
Ma se siamo incastrati in una vita che non ci appartiene, che non segue la nostra spinta originaria, come facciamo a uscirne?
Una via per trovare questa risposta è quella dell’ikigai.
Ikigai è una parola giapponese che significa “avere uno scopo nella propria vita“: ciò che rende la vita degna di essere vissuta. La persona compie azioni volontarie e spontanee per dare un senso alla vita stessa.
Gli elementi da incrociare per trovare il proprio ikigai sono:
- Che cosa ami fare💕 ?
- Che cosa sei bravo a fare 👍?
- Per cosa puoi venire pagato 💸?
- Di cosa ha bisogno il mondo 🗺️?
La combinazione di quello che sei bravo a fare e per cui sei pagato è la tua professione.
Ciò per cui puoi essere pagato e di cui il mondo ha bisogno contraddistingue la tua vocazione.
Quello che ami e di cui il mondo ha bisogno indica la tua missione.
Quello che ami e che sei bravo a fare è la tua passione.
Se riesci a coniugare tutti e 4 i punti avrai trovato il tuo Ikigai.
I giapponesi che vivono seguendo il loro Ikigai sono i più longevi al mondo.
C’è una rappresentazione grafica che sintetizza bene questo approccio.
Prova a trovare la tua risposta a queste domande, e così ti avvicinerai al tuo verso scopo di vita, e seguire il nostro scopo porta in automatico ad una maggiore autodisciplina!
3° MESSAGGIO: ALLENARE LA DISCIPLINA – ESERCIZI PRATICI
Abbiamo detto che la disciplina è il super potere dei super poteri e che quindi è di estrema rilevanza per la nostra esistenza.
Abbiamo detto che la disciplina è un muscolo e che possiamo allenare per renderlo più potente.
Abbiamo detto che è collegata allo scopo della nostra vita.
E’ venuto il momento di vedere tre semplici esercizi che ci possono aiutare in questo cammino.
- Il primo strumento è la lista degli obiettivi. Quando è stilato la lista degli obiettivi dividili fra quelli a breve termine medio termine a lungo termine. Definiamo che cosa vuol dire per noi breve termine medio termine lungo termine. Ad esempio puoi pensare a un breve di 1 mese, 6 mesi o un anno. Metti 3 obiettivi per ciascuna categoria (breve, medio e lungo termine): sei sempre poi in tempo quando li hai smarcati per aggiungerne degli altri. Se il tuo obiettivo è cambiare lavoro entro un anno scrivi che tipo di lavoro vuoi fare, in che città, che mansioni vorresti svolgere… ossia declina il tuo obiettivo. Può essere necessario che tu acquisisca delle nuove competenze. Lo puoi fare in due modi: un corso certificato o da autodidatta e creando un qualcosa che poi dimostri queste tue nuove competenze.
- Impara a dire di no a qualcosa che ti dà un piacere istantaneo e che è fuori dai tuoi programmi. Ad esempio, se stai seguendo una dieta esercitati da dire di no quando c’è qualcosa che avresti voglia di mangiare ma non fa parte dei cibi nella tua lista SANA. Oppure se stai allenando la concentrazione impara a dire di no a una distrazione posticipandola finché non hai finito quello che stai facendo (consultare i social, guardare le mail o i messaggi, vedere una serie tv, …).
- Meditare: siediti su una sedia e inspira e espira. È facile da creare. Medita partendo da 5 minuti. Favorisce l’autodisciplina perché calma la mente. Con la mente calma e rilassata è più facile prenderne il controllo. Se vuoi approfondire una pratica semplice per meditare 5 minuiti puoi guardare questo video: “5 minuti di meditazione” – clicca qui.
Più avanzi in termini di autodisciplina, più puoi diventare ambizioso nei tuoi obiettivi.
CONCLUSIONE
Sviluppare la tua autodisciplina ha riflessi fondamentali nella tua vita: ti permette di raggiungere i tuoi obiettivi, soprattutto quelli maggiormente connessi con lo scopo della tua vita. Ti permette di vivere una vita di qualità più alta, di essere soddisfatto di quello che fai e di avere una salute migliore ed essere meno stressato.
Inizia subito a ricercare il vero senso della tua vita, a implementare abitudini salutari e mettiti in contatto con la tua energia vera.
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Alberto
Dott. Alberto Ruffinengo Counsellor Professionista Psicosintetico a indirizzo Aziendale