Indice dei contenuti
- INTRO
- CHI È DALE CARNEGIE?
- LE 3 LEZIONI DEL LIBRO “COME VINCERE LO STRESS E RITORNARE A VIVERE”
- SPUNTO # 1: FAI 1 COSA ALLA VOLTA
- SPUNTO # 2: ANALIZZA L’ANSIA CON UN APPROCCIO ANALITICO
- SPUNTO # 3: RIPOSATI PRIMA DI ESSERE STANCO (E AUMENTA LA TUA PRODUTTIVITÀ)
- SPUNTO + 1: LA FORMULA MAGICA PER SMETTERE DI PREOCCUPARSI
- CONCLUSIONE
INTRO
Siamo tutti un po’ stressati. Se stai attraversando un momento difficile – o anche se non lo stai attraversando – questo libro ti aiuta a reinquadrare i problemi che ti generano stress in modo da ricominciare a stare bene.
Dale, l’autore, è sempre una garanzia: è stato uno scrittore e insegnante americano il cui libro più famoso è “Come trattare gli altri e farseli amici”. Al netto dei titoli, che possono piacere o meno, nei suoi libri ci sono contenuti super validi che possono svoltarti. Ed è così anche per questo libro, in cui ci sono parecchie pratiche e storie che possono aiutarti a superare delle situazioni stressanti che stai vivendo proprio ora.
D’altra parte, 7 milioni di copie vendute di questo libro sono una garanzia.
Vediamo insieme 3 messaggi che ho trovato estremamente interessanti +1 formula magica (una tecnica un po’ estrema) che può servire per ritrovare la calma nei momenti più difficili che dobbiamo affrontare.
Ma prima due parole sull’autore.
CHI È DALE CARNEGIE?
Dale Carnegie è nato nel 1888 in una povera famiglia rurale. All’inizio ha fatto il venditore, prima di corsi per corrispondenza, poi di bacon, strutto e sapone per l’azienda Armour & Company. Era bravo a vendere ma lui voleva diventare uno scrittore. Poi decise di fare l’oratore e insegnante di public speaking. Si lanciò in questa avventura ed ebbe successo. Grazie ai corsi che ha tenuto ha maturato una grande esperienza che ha riportato nei suoi libri. Morì nel 1955. Il suo libro “Come trattare gli altri e farseli amici” a quell’epoca era già stato tradotto in 31 lingue e aveva venduto 5 milioni di copie.
LE 3 LEZIONI DEL LIBRO “COME VINCERE LO STRESS E RITORNARE A VIVERE”
Gli approcci per gestire lo stress in questo libro sono veramente numerosi e interessanti. Ne ho selezionati come sempre 3 che trovo particolarmente significativi + 1 che è una mossa estrema per uscire dall’ansia e puoi trovare in fondo al post (io l’avevo già scoperta 5 anni fa durante un periodo difficile che ho attraversato e mi ha svoltato, non ti dico la sorpresa di ritrovarmela descritta in questo libro!).
Vediamo i 3 spunti, +1.
- “fai 1 cosa alla volta” vivendo nel presente: no ansie per il passato o paure per il futuro”
- “analizza l’ansia con un approccio analitico”, ed esci immediatamente dal loop di pensieri ansiosi
- “riposati prima di essere stanco”: ti sembrerà incredibile ma inserire pause di riposo fa aumentare la produttività!
+1 “formula magica per smettere di preoccuparsi”
Buona lettura!
SPUNTO # 1: FAI 1 COSA ALLA VOLTA
“La clessidra fa passare un granello alla volta”.
Anche noi siamo così: dobbiamo fare una cosa per volta.
Elimina il passato e non pensare al futuro. Le preoccupazioni relative al futuro non ci aiutano. Dobbiamo concentrarci sulle azioni che possiamo fare oggi, anzi, ora, nel presente. E nel presente possiamo fare una cosa alla volta: o andiamo in piscina o guardiamo un film. O svogliamo una attività o andiamo al bar a bere un caffè. In ogni momento abbiamo la possibilità di scegliere cosa possiamo fare, ma possiamo fare 1 cosa per volta.
L’idea di avere 100 cose da fare e la possibilità di farle tutte insieme è sbagliata.
Se abbiamo 100 cose da fare le dobbiamo metterle in ordine e poi cominciare a smarcarne una per volta partendo da ora.
Quindi: concentra tutta la tua forza e il tuo entusiasmo nelle attività che devi fare oggi.
Anche nelle preghiere si afferma questo principio. Nel Padre Nostro diciamo: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Possiamo mangiare solo quello oggi. Non quello di ieri, che è secco, o quello di domani che deve ancora arrivare. Stesso vale per le cose da fare: dacci oggi le risorse per affrontare le attività che dobbiamo fare oggi. Né più né meno.
Non consumarti dall’ansia per quello che è successo nel passato e non stare in ansia per il domani.
Ad ogni giorno il suo affanno.
Semplicemente il nostro cervello può fare una cosa per volta, quindi, non può pensare a una preoccupazione se è impegnato in una occupazione.
Puoi fare un test immediatamente per capire questo principio.
Pensa a un tuo problema, magari una relazione difficile sul lavoro, e poi pensa a un semaforo: riesci a pensare a tutte e due le cose contemporaneamente?
La stessa cosa che avviene per i pensieri succede anche nel campo delle emozioni: è impossibile provare entusiasmo per qualcosa di bello che si sta facendo e contemporaneamente provare ansia per un problema che ci attanaglia.
Quindi se sei impegnato a svolgere le attività di oggi, automaticamente il tuo cervello non susciterà emozioni di ansia e di stress rispetto a tutte le attività passate che non hai fatto o quelle future che devi ancora fare!
TECNICA “1 cosa per volta!”:
Quando ti senti “superstressato” segui questi 3 passi:
- prendi un foglio e scrivi di getto tutto quello che ti viene in mente, cose da fare, preoccupazioni, paure, rabbie, …
- Fai 3 bei respiri.
- Individua le cose che devi fare OGGI, quelle urgenti e prioritarie, scrivile in ordine in un altro foglio, una lista della spesa con le più importanti in cima e inizia a smarcarne una alla volta.
SPUNTO # 2: ANALIZZA L’ANSIA CON UN APPROCCIO ANALITICO
Sei in preda all’ansia? E’ successa una cosa che ti sta mandando in panico?
Fatti le seguenti 3 domande (e segui le indicazioni per ciascuna!):
- Per quale motivo mi sto preoccupando?
Stabilisci i fatti. Devi avere chiaro il quadro della situazione. Se dedichi il tempo a rilevare i fatti in modo obiettivo, l’ansia scompare alla luce della conoscenza. In un conflitto con qualcuno, ad esempio, per vedere i fatti in modo obiettivo non basta analizzare una situazione esclusivamente dal nostro punto di vista. Devi inquadrarla considerando anche il punto di vista della persona che ti sta generando stress. Prova a raccogliere gli elementi che supportano il comportamento dell’altra persona. Fai finta di essere un avvocato che lavora per dimostrare la ragionevolezza della tesi opposta alla tua. Poi metti tutto per iscritto.
Un problema ben impostato è mezzo risolto. - Che cosa mi resta da fare?
Analizza ora i fatti che hai raccolto. Una volta raccolti tutti gli elementi di una situazione, potrai renderti conto che forse anche l’altra parte con cui abbiamo un conflitto “ha le sue ragioni”. A questo punto puoi valutare tutte le alternative che hai per affrontare il problema. Vedi tutti i passi che puoi fare e studia le conseguenze di ciascuno. Arriva infine a una decisione scegliendo la migliore tra le alternative che hai. - Quando comincerò ad agire?
Inizia ad agire.
Ora che hai individuato la soluzione migliore opera di conseguenza: adotta la decisione che hai individuato. Non stare in ansia. Non indugiare, non dubitare. Agisci!
SPUNTO # 3: RIPOSATI PRIMA DI ESSERE STANCO (E AUMENTA LA TUA PRODUTTIVITÀ)
La fatica genera o predispone all’ansia.
Qualsiasi studente di medicina può confermare che la fatica riduce la resistenza fisica anche al comunissimo raffreddore e a centinaia di altre malattie. E qualsiasi psichiatra può confermare che la fatica riduce la capacità di gestire le emozioni.
Prevenire la fatica previene lo STRESS.
Riposa spesso e soprattutto riposa prima di sentirti stanco: questo fa sì che l’ansia scompaia.
La produttività aumenta se non ci si stanca troppo.
Fai tante piccole pause: in questo modo l’energia rimane a livelli più elevati per più tempo ed aumenta la lucidità e la concentrazione.
Vediamo un esempio scientifico. Frederick Taylor lavorava alla Bethlehm Steel Company e aveva osservato che ogni manovale caricava circa 12 tonnellate e mezzo di lingotti di ferro sui carri ferroviari e a mezzogiorno erano spossati. Fece uno studio di tutti i fattori che generavano la stanchezza e calcolò che ogni manovale doveva caricare circa 47 tonnellate in un giorno senza stancarsi (ossia quasi il quadruplo di quello che caricavano).
Per provarlo scelse il manovale Schmidt.
Mise un uomo con un cronometro a regolare la sua attività. L’uomo diceva a Schmidt quando caricare e quando fermarsi. “Ora carica, ora fermati. Ora carica, ora fermati”.
Alla fine della giornata Schmidt aveva caricato 47 tonnellate, lavorando mediamente ogni ora circa 26 minuti e riposando 34 minuti. Fece così per tre anni, poi Taylor se ne andò. Schmidt si riposava prima di stancarsi. Riposava più di quanto lavorasse, eppure aveva una produttività di circa 4 volte quella degli altri!
Come il nostro cuore, che batte e poi fa una pausa. Come i marines, che camminano un’ora e poi si fermano: poi riprendono poi si fermano e percorrono distanze chilometriche con zaini pesantissimi sulle spalle.
Anche nel tuo lavoro, nelle tue attività, nelle tue giornate non arrivare mai a stancarti troppo! Questo aumenta anche la tua aspettativa di vita!
SPUNTO + 1: LA FORMULA MAGICA PER SMETTERE DI PREOCCUPARSI
Questa è una tecnica che ha “dell’estremo”. Infatti devi portare la situazione che ti sta “stressando” alle massime conseguenze negative (potresti spingerti quasi fino alla morte!). Quando lo fai con tutto te stesso vivendolo fino in fondo in automatico riuscirai a relativizzare quello che ti sta accadendo e potrai agire per migliorare la situazione.
Vediamo un esempio.
Pensa a un problema che ti sta preoccupando. Ora prova a seguire i passi sotto riportati.
- Analizza la situazione serenamente e prova a rispondere alle seguenti domande: cosa succede se fallisco? Cosa mi può capitare nel peggiore dei casi?
- Accetta il peggio: dopo aver immaginato il peggio, rassegnati ad accettarlo.
Se accade pazienza. Quando riesci a fare questo passaggio la calma ti pervade. Immagina che il peggio sia già accaduto. Anche se la situazione sarà pessima, comunque le cose andranno avanti. Se riesci ad accettare la situazione, sai che potrai ripartire dalle tue risorse: nulla può più fermarti.
Qualche anno fa ho dovuto affrontare un periodo difficile sul lavoro. Facevo fatica anche a dormire. Ho pensato al peggio: se tutto va male, comunque io resto in piedi. Comunque io riparto. Quando ho accettato la situazione peggiore ed ho realizzato che io me la sarei cavata lo stesso… mi sono sentito sereno tutto di colpo! Accettare le eventuali conseguenze negative libera la nostra mente. Se sei credente puoi anche rassegnarti alla morte: dopo ci sarà un’altra vita. - Adoperati anima e corpo. Ora sei pronto per lavorare con tutto il tuo impegno per migliorare quel “peggio” che avevi ipotizzato. Far sì che, se possibile, non accada. Rispetto a prima di fare questo esercizio, ora dovresti partire da una situazione di calma e sicurezza in te stesso. Questo ti aiuta a vedere nuove soluzioni e lavorare con miglior lucidità e concentrazione. E’ impossibile concentrarsi quando siamo in un mood negativo e in preda a mille ansie!
CONCLUSIONE
Non è semplice affrontare lo stress quando ci si è dentro.
Quello che possiamo fare è cercare di agire prima, durante e dopo le situazioni più difficili.
- PRIMA – prevenire lo stress con la tecnica # 3: lavora ma inserisci delle pause prima di essere esaurito
- DURANTE – esci dal problema con le tecniche #1 e #2: fai una cosa alla volta e analizza la situazione in modo distaccato per trovare la migliore soluzione
- DOPO – accetta la situazione portandola al peggio! Quando fai questo passaggio sentirai un te una sensazione di calma e sarai pronto per ripartire con più concentrazione, calma e freddezza.
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Buona evoluzione,
Alberto
Dott. Alberto Ruffinengo Counsellor Professionista Psicosintetico a indirizzo Aziendale