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LE CAREZZE COME NUTRIMENTO
Molti di noi vogliono migliorare le relazioni con gli altri e la propria autostima (fattori peraltro collegati) ma non sanno come fare!
Una buona “dieta di carezze” ci può aiutare in questo senso.
Ma cosa intendo per carezze?
Ho appena letto il libro di Stefano Magrograssi “Le carezze come nutrimento” che tratta proprio questo argomento e che nel suo libro definisce le carezze come “uno scambio comunicativo che comporta una certa dose di emozioni in una o entrambe le persone”.
Le carezze possono essere dei gesti o delle parole che riferiamo agli altri o a noi stessi. Possono essere quindi “fisiche” (come una carezza vera e propria, un abbraccio, una pacca sulla spalla, …) o “verbali” (come quando esprimiamo riconoscimento o gratitudine).
Come sappiamo dalle teorie dell’attaccamento (di cui il più grande riferimento è lo psicanalista britannico John Bowlby), fin da bambini il contatto fisico (carezze/ gesti fisici) e le cure amorevoli (carezze verbali) da parte dei propri genitori forniscono un senso di sicurezza e fiducia nelle relazioni, che possono influenzare positivamente la nostra salute mentale e fisica per tutta la vita. Le carezze sono essenziali per il benessere psicologico e fisico di ciascuno di noi e possono essere considerate un vero e proprio nutrimento per l’anima: ci fanno sentire sicuri, protetti, amati e accettati, aiutano a ridurre lo stress e migliorano la nostra salute.
Se rivolgiamo queste “carezze” agli altri possiamo sviluppare buone le relazioni, se le facciamo a noi stessi miglioriamo la nostra autostima.
Vediamo i due aspetti nel dettaglio con alcune pratiche che possiamo mettere in atto.
Le carezze per migliorare le relazioni.
Nelle relazioni con gli altri, per evitare qualsiasi tipo di fraintendimento, possiamo concentrarci sulle carezze verbali. Queste possono assumere molte forme diverse, come una parola gentile, un apprezzamento, una nota di ringraziamento o un incoraggiamento.
Se ci pensiamo bene, in una giornata lavorativa, possiamo avere numerose occasioni per ‘esercitarci’ nell’elargire questo tipo di carezze, nei confronti dei nostri colleghi, dei capi o dei collaboratori. A me capita spesso di chiedere informazioni ‘urgenti’ ai colleghi per risolvere dei problemi, e spesso mi rispondono subito dandomi l’opportunità di ringraziarli per la tempestività e di fare loro i complimenti per la competenza che spesso riscontro.
Anche quando vado dal mio capo a chiedere un chiarimento e lui si mostra disponibile ho l’occasione per esprimere un ringraziamento.
Tecnica: celebrare i successi
Nelle riunioni periodiche di avanzamento di alcuni progetti che seguo, quando raggiungiamo dei risultati o superiamo una difficoltà ho l’occasione per celebrare insieme il successo conseguito o di fare i complimenti a qualcuno in particolare per aver trovato una soluzione a un problema anche di fronte agli altri.
Tutte queste modalità aiutano a creare un ambiente di lavoro positivo, migliorano l’umore delle persone coinvolte, aumentano la motivazione, riducono lo stress e rendono più efficaci la collaborazione e il team building.
Inoltre, quando ci sono disaccordi o tensioni tra noi e un collega, le parole gentili e le espressioni di apprezzamento possono aiutarci a rafforzare i rapporti e a facilitare la risoluzione dei problemi andando oltre le incomprensioni di quel momento.
Le carezze per aumentare l’autostima
Spesso, sul lavoro e nella vita, ci rivogliamo a noi stessi con atteggiamento critico e giudicante, magari perché abbiamo commesso un errore o perché non siamo soddisfatti di noi stessi. Delle volte ci diamo addosso perché qualcuno ci ha criticato, oppure perché non riconosciamo le nostre doti e qualità. Questo non fa che abbassare la nostra autostima. Ma l’autostima è molto importante per il nostro benessere mentale e per la nostra felicità. Una delle tecniche che ci può venire in soccorso per aumentare la nostra autostima è quella delle “carezze verbali” rivolte a noi stessi.
Anziché alimentare un dialogo interiore improntato sulla critica e sul giudizio negativo, possiamo provare a utilizzare parole gentili e rassicuranti verso noi stessi, come se ci stessimo dando una carezza.
Ad esempio, quando ci troviamo di fronte a una situazione difficile o stressante sul lavoro, possiamo ripetere a noi stessi frasi rassicuranti come ad esempio:
- “Posso farcela”
- “Ce l’ho fatta altre volte nella vita, ce la farò anche questa volta”
- “Ho le qualità, le capacità e la forza per superare questa difficoltà, anche se ora non me le riconosco…”.
Se qualcuno ci ha criticato per un nostro errore, possiamo dire a noi stessi: “Anche se ho commesso un errore che riconosco, sono un bravo professionista e una persona capace”.
Questo ci aiuta a mantenere un atteggiamento positivo e a non perdere la fiducia in noi stessi.
Tecnica: le carezze a noi stessi.
Possiamo provare questa pratica anche la mattina davanti allo specchio.
Ad esempio, quando ci guardiamo allo specchio, possiamo dire a noi stessi cose gentili come “Sono bello o bella così come sono” o “Merito cose buone nella mia vita “. Questo ci aiuta a sviluppare una maggiore gratitudine per noi stessi, ad accettarci così come siamo, ad aumentare l’autostima e migliorare in generale in nostro benessere mentale e emotivo.
Quindi da oggi, prova a dare una carezza verbale a qualcuno sul posto di lavoro e una a te stesso, rimarrai sorpreso di quanto è semplice e, se sarai costante, ti soprenderai dei risultati che puoi ottenere! (Ricorda che le carezze devono essere genuine!).
Post Scriptum per chi pratica MEDITAZIONE
Se hai confidenza con la meditazione, puoi utilizzare le carezze verbali anche nelle tue pratiche meditative o di mindfulness. In questo caso puoi provare a ripetere a te stesso una frase rassicurante o positiva, come “Sono calmo/ calma” quando inspiri, “Sono centrato/centrata” quando espiri.
Oppure “Mi amo” quando inspiri, ” e “Mi accetto come sono” quando espiri.
Basta ripetere questa pratica per tre respiri magari anche in diversi momenti della giornata.
Questo ci aiuta a creare un senso di pace interiore e a sviluppare una maggiore autostima.
Ci sentiamo inoltre più sicuri di noi stessi e siamo così in grado di affrontare le sfide di tutti i giorni con maggior efficacia!
Dott. Alberto Ruffinengo Counsellor Professionista Psicosintetico a indirizzo Aziendale
[…] Un’altra pratica è quella dei ringraziamenti (vedi post COME MIGLIORARE LE RELAZIONI E L’AUTOSTIMA CON LE “CAREZZE” – clicca qui). […]