INSUCCESSO SUL LAVORO? LE 15 MOTIVAZIONI CHE TI BLOCCANO AL LAVORO

Table of Contents

LE 3 AREE DI LAVORO E LE 15 MOTIVAZIONI

Se il lavoro non va come vorresti è molto probabile che tu abbia dei problemi su una (o più) di queste tre aree:

  1. Mindset: il tuo “approccio mentale”
  2. Azioni: come ti muovi sul lavoro
  3. Qualità: le caratteristiche che devi possedere in ambito lavorativo.

Questa scoperta è stata fatta da Napoleon Hill che ha analizzato migliaia di persone ed ha scoperto le 30 motivazioni che portano le persone nella famiglia dei “falliti” (98% della popolazione). Lo stesso autore, nel libro “Pensa e arricchisci te stesso” (clicca qui se vuoi acquistarlo su Amazon), individua anche le 13 motivazioni che portano al successo (2% della popolazione) che vedremo in un altro articolo. Ho selezionato 15 motivazioni principali che portano all’insuccesso. Sono le 15 motivazioni più importanti e soprattutto quelle dove possiamo intervenire per migliorare da subito il nostro percorso di carriera. Le ho raccolte nelle 3 aree sopra elencate in modo che sia più facile ricordarle e attivarci per il nostro successo. Inoltre, per ciascuna di esse, ho espresso la “regola” da seguire per migliorare in quello specifico ambito.

MINDSET: IL GIUSTO APPROCCIO AL LAVORO

L’approccio mentale sono quei pensieri che ci guidano mentre lavoriamo. Possiamo avere delle convinzioni “vincenti” o delle credenze molto limitanti. Sono le convinzioni limitanti (a volte anche inconsce) che sbarrano la strada al nostro successo. Queste ci bloccano nella nostra crescita professionale. L’aspetto positivo è che, se ne prendiamo consapevolezza, possiamo cambiarle con una certa facilità, sempre anche con l’aiuto di un lavoro personale. Vediamo insieme alcune credenze su cui riflettere.

1. Mancanza di uno scopo preciso nella vita

Chi non ha un fine preciso verso cui andare (e non ha neanche definito dei traguardi parziali della sua vita lavorativa) non può sperare di riuscire sul lavoro -> 1a regola: definisci cosa vuoi ottenere nel tuo lavoro!

2. Scarsa ambizione nell’elevarsi al di sopra della media

Se non c’è voglia di crescere, di perfezionarsi, di puntare sul proprio sviluppo personale non può arrivare il successo -> 2a regola: paga il prezzo che richiede elevarsi sopra la media in termini di tempo e impegno

3. Desiderio incontrollato di ottenere qualcosa “senza dare nulla”

Tipico esempio è quello dello scommettitore, che investe una piccola parte di soldi e si aspetta di avere un grande ritorno economico senza impegnarsi. Questo ha portato milioni di persone alla rovina, ad esempio, nel crollo della borsa del 1929 o nobili e ricchi che hanno dissipato tutti i loro averi nel gioco d’azzardo e nei casinò -> 3a regola: dai qualcosa se vuoi ottenere qualcosa.

4. Scelta sbagliata della vocazione professionale

Nessuno può raggiungere risultati eccellenti se non impiega la sua energia in un ambito che gli piace. Una delle chiavi del successo è lavorare in un settore dove il nostro entusiasmo sia al massimo livello (riprenderemo il tema dell’entusiasmo nell’area della Qualità) -> 4a regola: scegli un settore lavorativo che ti piace.

5. Abitudine a spendere in modo sconsiderato

Chi spende in modo indiscriminato non arriva da nessuna parte soprattutto perché alla fine ha sempre paura della povertà. Senza soldi e con l’acqua alla gola si deve accettare ciò che ci viene offerto e non abbiamo potere negoziale. Non possiamo scegliere quello che è il meglio per noi e dobbiamo ringraziare anche per il poco che ci viene dato -> 5a regola: prendi l’abitudine di risparmiare costantemente una certa parte del tuo reddito.

AZIONI: COME TI MUOVI SUL LAVORO

Dopo aver focalizzato il giusto “mindset”, è fondamentale coltivare azioni coerenti e in linea con valori che ci possono portare a crescere professionalmente. In particolare, vediamo quali sono le principali carenze in termini di “azione” che portano all’insuccesso.

1. Mancanza di autodisciplina

La disciplina è figlia dell’autocontrollo. Autodisciplina significa dominare i nostri difetti. L’autodisciplina è il lavoro più arduo da fare e da portare a termine se non impariamo a controllarci saremo controllati dai nostri impulsi e desideri e non raggiungeremo i risultati che ci prefiggiamo -> 1a regola: prima di controllare l’ambiente esterno, impara a controllare te stesso.

2. Rinviare

Rimandare gli impegni aspettando l’occasione giusta ci porta a non raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi. La gran parte dei falliti aspetta “il momento giusto” per iniziare a fare qualcosa di utile, e questo non arriva mai. E’ fondamentale iniziare subito con gli strumenti che abbiamo a disposizione. Lungo il cammino ne troveremo di migliori e ci perfezioneremo -> 2a regola: attivati immediatamente, non aspettare “il momento perfetto”.

3. Poca tenacia

E’ facile trovare persone che iniziano qualcosa è raro trovare persone che portano avanti il percorso fino in fondo. Tanta gente rinuncia al primo ostacolo o quando sente calare la motivazione. Chi fa della costanza la sua parola d’ordine arriverà a tagliare il traguardo del successo -> 3a  regola: il fallimento è incompatibile con la tenacia.

4. Eccessiva prudenza

Il successo comporta dei rischi. Chi non rischia mai si deve accontentare delle briciole che lasciano gli altri. La prudenza eccessiva porta al fallimento tanto quanto l’eccessiva temerarietà: sono comportamenti agli estremi da cui tenersi lontani -> 4a  regola la vita è fatta di rischi e di occasioni positive, gioca la tua partita se vuoi vincere.

5. Scarsa concentrazione sull’obiettivo

Se vuoi raggiungere dei risultati devi concentrare i tuoi sforzi su un obiettivo per volta -> 5a regola: focalizzati sono obiettivo prima di aggredire quello successivo.

QUALITÀ: LE CARATTERISTICHE CHE DEVI POSSEDERE IN AMBITO LAVORATIVO.

La terza area da presidiare per non incorrere nell’insuccesso è quello delle “qualità personali”. Se coltiviamo le giuste qualità potremo avere successo sul lavoro. Tali qualità individuali hanno un forte impatto nelle relazioni con gli altri e quindi nel nostro potere e nella nostra influenza in ambito lavorativo. Vediamo le principali:

1. Assenza di entusiasmo

L’entusiasmo è la benzina della nostra motivazione. L’entusiasmo è energia pura. Senza entusiasmo non si riesce a convincere nessuno. Inoltre l’entusiasmo è contagioso e permette di essere ben accolti ovunque -> 1a regola: verifica se l’ambito o le persone con cui lavori ti entusiasmano.

2. Incapacità di collaborare con gli altri

Molti perdono il proprio lavoro e la possibilità di migliorare più per questo motivo che per qualsiasi altro. L’incapacità di collaborare con gli altri è un difetto che nessun capo può sopportare -> 2a regola: allena costantemente le tue capacità interpersonali con corsi di formazione o letture ad hoc (in questo blog trovi molti spunti per migliorare su questo punto, leggi ad esempio il post “COME MIGLIORARE LE RELAZIONI AL LAVORO? “Non Criticate, Non Condannate, Non Recriminate” – clicca qui).

3. Disonestà intenzionale

L’Onestà è la virtù Suprema. Si può essere temporaneamente disonesti, magari per cause fuori dal nostro controllo, senza danni permanenti. Non c’è però speranza per il disonesto che sceglie di esserlo: prima o poi le sue azioni saranno scoperte e ne soffrirà la sua reputazione -> 3a regola: male non fare, paura non avere.

4. Tirare a indovinare invece di riflettere

Molte persone sono troppo pigre e non si curano di acquisire i fatti sui quali riflettere con calma. Queste persone preferiscono agire in base alle loro opinioni impulsive spesso figlie di pregiudizi -> 4a  regola: prima di parlare o prendere decisioni, rifletti e raccogli tutti gli elementi necessari.

5. Intolleranza

Chi ha una mentalità ristretta su molti argomenti non farà mai carriera. L’intolleranza comporta anche l’aver smesso di imparare. Le forme di intolleranza più dannose sono quelle collegate alla differenza di opinione religiosa, razziale e politica-> 5a regola: approcciati agli altri con una mentalità aperta e vai oltre le differenze.

CONCLUSIONI

Delle 15 motivazioni che portano al fallimento, sono sicuro che alcune non ti appartengono, ma su altre senti che dovresti fare delle riflessioni…

La cosa importante è che con gli strumenti giusti puoi migliorare e sbloccare la tua carriera. Certo, su alcuni punti è più facile intervenire, come ad esempio “l’onestà”, “la tenacia”, “l’ambizione”, mentre in altri campi l’intervento è molto più difficile. Mi riferisco in particolare, ad esempio, alle scelte che comportano un cambio di lavoro, come nei casi di “scopo preciso della vita”, “vocazione professionale”, “entusiasmo”. Cambiare lavoro è sempre una impresa ardua, se stiamo facendo una attività è perché altre che pure troviamo interessanti ci sembrano precluse. In realtà, prendendoci i giusti tempi e focalizzando il nostro impegno, possiamo fare anche un cambio di lavoro senza attraversare periodi drammatici.

L’importante è ascoltare noi stessi, ricercare quello che ci dà gioia e agire con coraggio (col cuore).

La  gioia non è la meta, ma il percorso che facciamo per arrivarci.

Dott. Alberto Ruffinengo Counsellor Professionista Psicosintetico a indirizzo Aziendale
Condividi con altri “Evolutivi”!

Recommended Articles

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *